Nasce nel 1957 a Fiorenzuola d’Arda, Piacenza. Cresce nell'ambiente artistico bolognese, dedicandosi fin dall'inizio ad una pittura fortemente concettuale. Nei suoi quadri l'immagine viene accostata a parole o a frammenti di frase che creano dei depistamenti di senso, in onore alla tradizione surrealista rivisitata in chiave ironica e contemporanea. Calembour, gioco e leggerezza sono le chiavi interpretative per affrontare il suo lavoro, che negli ultimi anni approfondisce una tensione verso la simmetria e l'ordine. Durante il suo ventennio di attività ha esposto in gallerie private di diverse città italiane e straniere: Milano, Torino, Roma, Trento, Napoli, Mannheim, Kiel, Copenaghen, Minneapolis; e in alcuni musei: Galleria d'Arte Moderna di Bologna, Pac di Milano, Museion di Bolzano, Kunstverein di Friburgo. L'idea che motiva il suo percorso è realizzata attraverso la pittura acrilica con aerografo su tela. Questo perchè la pittura è un linguaggio universale, che non ha bisogno di traduzione: un'esperienza che tutti hanno vissuto in prima persona. L'immagine è realizzata in modo figurativo, per rendere espliciti i riferimenti simbolici. La sua ricerca è tra il non detto dell'immagine e il non detto della parola. Ogni progetto è composto da un numero chiuso di opere, da un testo scritto sulle opere stesse e dal titolo. Questo offre una visione complessa, leggibile a vari livelli. La necessità è quella di condividere con lo spettatore l'intuizione dell'arte perchè le cose possano continuare ad accadere.